Ion of Chios «_reHUManize_» (2020)

Ion Of Chios «_rehumanize_» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.03.2021

 

Visualizzazioni:
1225

 

Band:
Ion of Chios
[MetalWave] Invia una email a Ion of Chios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ion of Chios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Ion of Chios [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Ion of Chios

 

Titolo:
_reHUManize_

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Paolo Depa :: Vocals;
- Marco Melillo :: Guitars;
- Alessandro Zappalorto :: Bass;
- Barbara Fabrisi :: Keyboards
- Tommaso Corvaja :: Keyboards, Keytar, Backing Vocals;
- Dario Gozzi: Drums & Darbuka

 

Genere:
Progressive Rock / Metal

 

Durata:
39' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.10.2020

 

Etichetta:
Revalve Records
[MetalWave] Invia una email a Revalve Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Revalve Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Revalve Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è semplice da assimilare questo “reHUmanize” album di debutto degli Ion Of Chios, preceduto da un Ep pressato poco dopo la formazione della band. I sei brani di questo disco prog rock, sin da subito danno adito per la magnetica art cover ad un insieme di dogmi tra simboli e chiavi di lettura della più variegata interpretazione richiamando molto il mondo della filosofia e del simbolismo. La tenacia del disco attraverso la particolare stesura dei brani, offre una buona intuizione che svolge tra chitarre e synth una congiunzione fondamentale al pari anche della forza ritmica offerta dagli altri strumenti. I brani, di medio lunga durata, al di là di un proprio personale sound e annessa struttura, si rifanno ai migliori esempi tra Dream Theater, Jethro Tull e via discorrendo tanto per intenderci, e al proprio interno danno luogo a momenti di forza e velocità alternati ad altri assolutamente pacati e moderati che lasciano scivolare le note del synth su basi ritmiche pronta da un momento all’altro a prendere il sopravvento. A ciò si aggiunga anche un clean dalle più varie sfaccettature rendendosi protagonista di interpretazioni che arrivano sino a rendere teatrale qualche la parte cantata di qualche brano. A rendere un po’ complesso il tutto, come si accennava, oltre ai contenuti già di per sé particolari, è la produzione che avrebbe potuto, probabilmente, dare più mordente all’interno contenuto del disco. Ma al di là di tutto per il momento possiamo accontentarci e dare credo a questa band.

Track by Track
  1. Killjoy 70
  2. Raving Lane 75
  3. Saint Hypatia 75
  4. The art of silence 70
  5. Life Is The Cause 70
  6. I' m yours 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 04.03.2021. Articolo letto 1225 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.